Yamaha, maxi richiamo in vista per un problema tecnico: ecco i modelli coinvolti

Brutta tegola per la Casa di Iwata che dovrà correre ai ripari per un’avaria tecnica. Si tratta di un danno d’immagine enorme in una fase piuttosto critica.

Nel panorama del turismo veloce il marchio dei 3 diapason con la Tracer 9, il modello più sportivo di sempre, ha fatto bingo. Look moderno dal design compatto ed aerodinamico con il suo motore CP3 a basso consumo di carburante (serbatoio da 18 litri) dalla coppia generosa e da 890 cc, dotato anche di un telaio leggero Deltabox che garantisce una elevata rigidità.

Yamaha, maxi richiamo in vista per un problema tecnico
Maxi-richiamo in Casa Yamaha – Autoemotori.it

La Casa di Iwata si è ritagliata una bella fetta di mercato sia per un prezzo concorrenziale, 12.199,00 Euro, sia per la nota affidabilità del marchio che la rende una moto quasi perfetta, destinata anche ad un turismo di coppia, con una versatilità senza precedenti e una possibilità di personalizzazione che ne fa una moto vincente tra i passi di montagna o per andare semplicemente a lavoro.

Richiami in Casa Yamaha

La Yamaha ha avviato, di recente, una campagna di richiamo per i suoi modelli equipaggiati con motore tre cilindri 900. Una programmazione errata della centralina metterebbe a rischio il sensore di posizione della valvola a farfalla (TPS) e questo potrebbe comportare lo spegnimento del motore al minimo di giri. Il difetto già è stato riportato da numerosi possessori, ma in certi casi risulta solo tramite diagnosi elettronica in officine ufficiali Yamaha con il codice P2135. La Tracer 9 non è la sola ad aver sofferto del problema, ma interessa potenzialmente i seguenti modelli prodotti tra maggio 2021 e dicembre 2024: Tracer 9 GT e GT+ XSR 900, MT-09 e SP, Niken GT e MT-10 e SP. BMW, invece, ha deciso lo stop alla produzione.

Richiami in Casa Yamaha
Brutta tegola per la Yamaha Tracer (Ansa) Autoemotori.it

Le cause del problema rilevato sono: accumuli di residui sul sensore di posizione della farfalla di aspirazione e impurità che potrebbero falsare i dati rilevati dal sensore, compromettendo la stabilità del minimo con il conseguente spegnimento del motore. Sono tutte moto di punta del marchio, tra le più vendute, che su alcuni modelli hanno riscontrato questo guaio. Yamaha prevede un intervento di circa due ore, che include l’aggiornamento software, la sostituzione sensore e la taratura del sensore. Per tutti i possessori dei suddetti modelli, in caso di segnali di spegnimento o dei dubbi circa le cause, è consigliabile una visita presso le più vicine officine Yamaha.

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