In un campionato Superbike cominciato con il dominio della Ducati campione in carica, la Honda adotta una scelta che fa discutere
Il dominio dello scorso anno da parte della Ducati ufficiale ma anche delle moto clienti nel campionato Superbike è stato assolutamente inequivocabile. Titolo piloti, conquistato dallo spagnolo Alvaro Bautista, oltre a quello costruttori.
Un dominio che, per la verità, sembra essere confermato anche dalle prime tappe del campionato mondiale 2023 che ha visto la casa di Borgo Panigale vincere cinque gare su sei nelle prime due tappe tra Australia e Indonesia lasciando soltanto la Superpole Race di Mandalika alla Yamaha di Toprak Razgatlioglu.
Superbike, il bilancio Honda
Se da una parte il bilancio della casa italiana e trionfale quello di tutte le avversarie, in particolare le giapponesi a cominciare dalla Yamaha, che vinse il titolo due anni fa proprio con il pilota turco, e dalla Kawasaki, che ha dominato per anni con il nordirlandese Jonathan Rea, è a dir poco fallimentare. Tanto da costringere molte scuderie ufficiali a ripensare al proprio progetto in modo assolutamente radicale. Tra queste la Honda, colosso che anche nel mondiale MotoGP dopo il dominio dell’era Marquez ha cominciato a incontrare difficoltà e pause di riflessione.
I conti non tornano
In Honda da tempo si parla di un cambiamento determinante che riguarda il motore della casa giapponese. Il progetto doveva quello di tornare al vecchio motore a V che fruttò al colosso cinque dei sei titoli conquistati in Superbike, l’ultimo dei quali nell’ormai lontano 2007.
Un investimento dal punto di vista produttivo e industriale di parecchi milioni di euro che in qualche modo, poi, la Honda dovrebbe riconfigurare anche sui modelli in vendita. Perché il concetto delle Superbike è proprio quello che lega le moto che si vedono in pista a quelle che un domani saranno a disposizione degli appassionati dal concessionario.
Nessun cambiamento
Tuttavia la Honda ha definitivamente smentito l’ipotesi di un ritorno al passato. Dunque continuerà a investire sul motore con i cilindri in linea. Il team leader della scuderia Yuzuru Ishikawa ha spiegato il perché: “Dobbiamo perfezionare e rendere più performante questo motore per tutta una serie di considerazioni che riguardano anche il rumore, le emissioni e il bilanciamento della moto che è di gran lunga migliore con i cilindri in linea rispetto che al V4. Ci sono altri aspetti migliorabili che non mettono in discussione il progetto e che riguardano la distribuzione e l’elettronica in modo particolare”.
La Honda lo scorso anno non ha conquistato nemmeno un podio. Che quest’anno è arrivato a sorpresa con Vierge dopo quasi due anni di attesa. L’ultimo mondiale della Honda in SBK risale al 2007 con Toseland. L’ultima vittoria, 119 quelle nella storia del mondiale Superbike è addirittura del 2016. Gran premio del Sepang con il povero Nicky Hayden, tragicamente scomparso l’anno dopo, investito mentre girava con la sua bicicletta a Cesena.