Sorpresa Schumacher: l’annuncio della Mercedes lascia tutti di stucco

Arriva una novità importante per Mick Schumacher: l’annuncio arriva direttamente dalla Mercedes e riguarda il ruolo del figlio dei campione tedesco

Dopo aver salutato la Haas al termine della stagione, Mick Schumacher, il figlio del grande campione Michael, ha cominciato una nuova avventura. Non sarà più un pilota titolare, ma avrà il ruolo di riserva nel team Mercedes.

Mick Schumacher, nuovo impegno in Mercedes: non solo pilota di riserva – Autoemotori.it

Di fatto è diventato il terzo pilota, dietro le prime guide Hamilton e Russell. Si tratta sicuramente di un mezzo passo indietro, ma comunque anche di una posizione indubbiamente accettabile per un giovane come lui. Quello tedesco è un team importante, tra l’altro legato alla sua nazione e ovviamente anche al padre. Proprio in Mercedes Schumacher completò la sua carriera dopo un periodo di stop quando disse addio alla Ferrari. Suo figlio riparte proprio da lì, con la speranza di avere almeno una chance per correre in una gara ufficiale, e provando a conquistare un volante per la stagione 2024. Tuttavia, il ruolo di Mick non si fermerà a quello di pilota di riserva.

Michael Schumacher – autoemotori.it

Mick Schumacher, nuovo impegno in Mercedes: non solo pilota di riserva

La casa tedesca ha fatto un annuncio a sorpresa: Schumacher non sarà soltanto la riserva di Lewis Hamilton e George Russell, ma anche di Lando Norris e di Oscar Piastri in McLaren. Proprio così, di fatto il tedesco sarà a disposizione anche di un’altra scuderia (il regolamento lo prevede) e andrà a rappresentare concretamente la partnership tra la Mercedes e il team di Working. Le due vetture, tra l’altro, hanno lo stesso motore.
I piloti meno giovani ricordano il fortissimo sodalizio di McLaren Mercedes, quando il team era unico e aveva i colori della casa tedesca.

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Poi la divisione in due squadre diverse, ma la collaborazione si è rinsaldata. Quindi Mick Schumacher lavorerà anche con l’altro team, che fa riferimento ad Andrea Stella, che tra l’altro proprio in McLaren curò le performances della vettura del padre Michael, quando era ingegnere per la scuderia dell’epoca.

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