La tecnologia delle automobili si sta evolvendo a una velocità inedita. I top brand hanno deciso di investire su motori innovativi che garantiranno un impatto ambientale minore.
Una valida alternativa è in arrivo sul mercato mondiale nella filiera a zero emissioni delle quattro ruote. Numerose ricerche sono state fatte per il miglioramento dell’utilizzo di questa risorsa energetica. Si tratta degli ioni di sodio che presto sostituiranno il litio nelle batterie. Innumerevoli i vantaggi che apporteranno anche per il pianeta. La sostenibilità, infatti, delle batterie al sodio è uno degli aspetti fondamentali. Il minor impatto ambientale è dovuto ad un processo di estrazione e produzione meno nocivo rispetto al litio. Inoltre il riciclo delle batterie di sodio è decisamente più semplice non essendo composte da materiali come cobalto o nichel molto difficili da smaltire.
Un aspetto fondamentale del sodio è la disponibilità pressoché illimitata sulla Terra, a differenza del litio le cui riserve sono circoscritte solo ad alcune aree come Cile, Bolivia e Argentina. Potremmo affermare, inoltre, che la catena di approvvigionamento del sodio non è sotto il controllo restrittivo della Cina. Altro fattore vantaggioso è il costo che è molto più competitivo rispetto al litio, si prevede che entro il 2030 il costo delle batteria al sodio potrebbe scendere sotto i 40 dollari per kWh. Un elemento di sicuro non trascurabile riguarda la sicurezza delle batterie al sodio che presentano minori rischi di esplosione e incendi rispetto a quelle di litio.
Rivoluzione in atto, Lamborghini investe in nuove batterie
Gli evidenti vantaggi delle batterie di sodio, però, fino ad ora non hanno consentito la diffusione per un unico e grande difetto rispetto al litio. Le prestazioni non possono essere paragonate alle batterie a litio. Qualcosa sta cambiando e un importante scoperta è stata fatta dagli scienziati della Princeton University. La ricerca è stata supportata economicamente da Lamborghini, il team di esperti ha sviluppato un nuovo materiale chiamato bis-tetraamminobenzochinone (TAQ), capace di rendere le batterie non solo ancora più economiche e sostenibili ma anche più efficienti superando persino le prestazioni dei tradizionali catodi agli ioni di litio sia in termini di densità energetica che di potenza.
Una prima comparsa della batteria basata sul TAQ era stata mostrata dal team l’anno scorso. Importanti modifiche però sono avvenute da allora attraverso l’introduzione nelle batterie di nanotubi di carbonio, che permettono di creare un elettrodo omogeneo e altamente performante. Come spiega Tianyang Chen, primo autore della ricerca, i nanotubi di carbonio avvolgono e interconnettono i cristalli di TAQ, garantendo un trasporto elettronico ottimale e un utilizzo del materiale attivo vicino al 100%. Tutto questo in termini pratici rappresenta minori tempi di ricarica e un efficienza superiore.
