Qualsiasi auto è tenuta a rispettare le scadenze della revisione, che è una norma di legge, ma il tagliando auto è un obbligo dettato dal buon senso
La manutenzione periodica di auto, moto e furgoni e molto spesso alla base del buon funzionamento di qualunque mezzo. Non è solo una questione di risparmiare soldi in riparazioni improvvise ma anche di sicurezza alla guida.
È per questo che ormai da molti anni il codice della strada obbliga i proprietari a verifiche periodiche del proprio veicolo, soprattutto se si tratta di mezzi destinati al trasporto di cose e persone.
Revisione e tagliando, le differenza
Tuttavia è bene precisare che c’è una differenza fondamentale tra revisione e tagliando. La revisione è un obbligo di legge per tutti i veicoli. Il tagliando è un servizio del quale il proprietario o utilizzatore di un mezzo decide di usufruire o meno, senza alcun vincolo e senza alcun obbligo. É sempre consigliato, in qualche caso non effettuarlo regolarmente – tenendone traccia nei documenti di assistenza del veicolo – rischia di impoverire il valore del mezzo. In molti contratti di acquisti di nuova generazione è addirittura inserito nei canoni, soprattutto se si compra a rate o se si utilizzano forme di leasing o di noleggio a lungo termine.
Il tagliando, quando e come
Anche se non ci sono obblighi, effettuare il tagliando regolarmente, secondo quelle che sono le indicazioni della casa produttrice della nostra auto, non è solo un buon consiglio. Ma una necessità. Tutte le auto devono essere sottoposte a una serie di verifiche tecniche periodiche. Il quando e il come dipende sempre dalla casa e dal modello: ci sono auto che richiedono tagliando ogni 10mila chilometri; altri ogni 30-40mila. Il buon senso suggerisce di attenersi sempre a quello che richiede il libretto di manutenzione che ci viene fornito insieme alla vettura, nuova o usata che sia.
Se non si raggiunge il chilometraggio previsto il tagliando dovrebbe essere effettuato come minimo ogni anno. Durante un tagliando si verificano tutte le parti ‘consumabili’ della vettura. Olio, freni, frizione, la qualità delle emissioni dei gas combusti. Quasi sempre sono le centraline elettroniche e il software di gestione dell’auto ad aiutare i meccanici a svolgere le manutenzioni necessarie. L’importante è sempre affidarsi a professionisti dell’officina, meglio se riconosciuti dalla casa produttrice della nostra auto.
Controlli periodici
Aumentando i chilometri aumentano le necessità della nostra auto. Le auto diesel per esempio richiedono dopo un certo numero di chilometri un collaudo della catena di distribuzione. Freni e livelli dei fluidi – acqua e olio, ma anche liquido per l’impianto frenante – sono invece verificati a ogni singolo tagliando. Chi viaggia molto e macina chilometri su chilometri sarà chiamato spesso in officina per tutta la manutenzione necessaria. Effettuarla regolarmente in officine ufficiali significa non intaccare il valore della vettura.
La revisione è un obbligo, il tagliando un consiglio
La revisione è invece un collaudo effettuato da periti della motorizzazione o da officine riconosciute cui tutte le auto sono chiamate dopo un certo periodo di tempo. In Italia il codice prevede che tutte le auto siano sottoposte a collaudo quattro anni dopo la loro prima immatricolazione.
Dal primo collaudo in poi tutte le auto dovranno essere sottoposte a ulteriori controlli ufficiali ogni due anni. Uno schema semplice: il primo dopo quattro anni: poi al sesto, ottavo, decimo anno… e così via. I collaudi sono a carico del proprietario o dell’utilizzatore dell’auto e le tariffe sono calmierate secondo un prezziario a seconda che il collaudo venga effettuato direttamente alla Motorizzazione Civile, all’Aci o presso un’officina autorizzata.