Cosa succede al prezzo della benzina e del diesel dopo le ultime decisioni del governo? I dati ufficiali parlano molto chiaro
Il 2023 era cominciato con i prezzi di benzina e diesel ancora alle stelle e con lo sciopero dei gestori contrari al Decreto carburanti voluto dal governo Meloni. Ora com’è la situazione dei distributori italiani?
In parte più normale, perché le quotazioni internazionali dei carburanti sono scese, almeno per quello che riguarda la benzina mentre il diesel sale ancora. Tutto questo ha prodotto come primo risultato concreto uno stallo nei prezzi anche se rispetto ad altri Paesi europei l’Italia rimane un mercato ancora caro
I dati ufficiali arrivano come al solito dall’elaborazione di Quotidiano Energia in base ai dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy. In particolare il prezzo medio della benzina in modalità self è stabile a 1,865 euro/litro, con i diversi distributori compresi tra 1,861 e 1,869 euro/litro (nei No logo 1,863). Invece il prezzo medio praticato del diesel self resta fermo a 1,821 euro/litro, con prezzi medi compresi tra 1,816 e 1,829 euro/litro (No logo 1,814).
Passando al servito, per la benzina il prezzo medio è pari a 2,005 euro/litro (contro 2,006 nella precedente rilevazione) con tariffe tra 1,951 e 2,072 euro/litro (No logo 1,915). La media del diesel servito è pari a 1,963 euro/litro (contro 1,966 del dato precedente), con i punti vendita delle compagnie tra 1,905 e 2,034 euro/litro (No logo 1,867).
Infine i prezzi praticati sul Gpl stazionano tra 0,797 e 0,822 euro/litro (No logo 0,799) e quelli del metano tra 1,733 e 1,934 (No logo 1,792). Sulle autostrade invece benzina self service 1,940 euro/litro (servito 2,201), gasolio self service 1,898 euro/litro (servito 2,168), Gpl 0,896 euro/litro, metano 1,826 euro/kg.
Prezzo benzina e diesel, si cambia ancora: al scelta del governo Meloni
Un aumento generalizzato, dalle prime settimane dell’anno, che è anche figlio della decisione presa dal governo di non tagliare le accise sulla benzina. Un provvedimento preso dal governo Draghi in tempi diversi, quelli della pandemia, e non confermato dall’attuale esecutivo.
Nelle ultime ore il Premier, Giorgia Meloni, presente alla conferenza stampa per presentare un libero, ha rivendicato la bontà della decisione: “Abbiamo fatto la scelta dolorosa di non prolungare il taglio alle accise sulla benzina. Sicuramente è stata molto contestata ma è stata una scelta. Favoriva i redditi più alti, fare un’altra scelta avrebbe avuto maggiore consenso ma non era quella giusta in quel contesto. Abbiamo scelto di concentrare 10 miliardi sulle fasce più in difficoltà. La politica deve assumersi la responsabilità di dire no quando c’è da dire no”.
Intanto però a fine marzo scadranno gli aiuti per l’energia e dovranno anche essere eventualmente rifinanziati con miliardi di euro. Ecco perché il governo potrebbe decidere di riattivare il meccanismo dell’accisa mobile, sistema già previsto nella manovra finanziaria di 15 anni fa.
Nel 2008, con un prezzo del petrolio triplicato in 18 mesi, il governo nella manovra stabilì un principio importante. Le accise sarebbero state diminuite “al fine di compensare le maggiori entrate Iva derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio”.
Decreto carburanti, arriva il via libero definitivo: cosa cambia per gestori e automobilisti
Aspettando di capire cosa succederà, dopo quello della Camera è arrivato anche il via libera definivo da parte del senato sul Decreto carburanti è arrivato. Un provvedimento che ha come obiettivo abbassare la speculazione sui prezzi introducendo una serie di obblighi per i gestori delle pompe di benzina.
Tra le novità più importanti c’è l’introduzione di un cartello che deve indicare il prezzo medio regionale del carburante in ogni stazione di servizio, in modo che l’automobilista possa regolarsi. Nel caso di pompe di benzina autostradali, il prezzo medio mostrato invece dovrà essere quello nazionale.
Ma il governo ha anche deciso di creare un’applicazione ad hoc per il controllo dei prezzi da parte dei cittadini. Potranno consultare il prezzo di benzina e diesel di uno specifico distributore senza doverci andare di persona.