La Commissione Europea ha inviato ai partecipanti del Dialogo Strategico una prima bozza del Piano d’Azione. Ecco tutti i dettagli.
La crisi del settore automobilistico ha il suo centro in Europa, dove la gran parte dei costruttori stanno vivendo anni difficilissimo, il tutto mentre l’Europa è concentrata sulla ricerca di una soluzione volta alla mobilità sostenibile. Proprio in queste ultime ore, la Commissione Europea ha inviato ai partecipanti del Dialogo Strategico per il settore auto una prima bozza del Piano d’Azione, che verrà presentato proprio nelle prossime ore, mercoledì 5 di marzo. Come si temeva, le prime reazioni non sono state affatto accomodanti, come si può intuire dal comunicato dell’Anfia.
L’associazione italiana ha fatto sapere: “Con grande stupore e rammarico sottolineato l’assenza delle misure ritenute essenziali per il nostro settore e degli interventi urgenti necessari di cui si parla ormai da mesi“. Duro anche il commento di Marco Stella, il presidente del Gruppo Componenti Anfia e vicepresidente della Clepa: “Per la nostra filiera, è incomprensibile che la Commissione non stia andando nella direzione necessaria all’industria, così come era stato indicato nel rapporto di Mario Draghi nei suoi diversi interventi su questo tema. Non dobbiamo avere paura di cambiare la rotta tracciata dalla precedente legislatura europea, non solo perché non è stata vincente, ma anche perché lo scenario mondiale è cambiato nel frattempo“.
Tra le critiche più importanti, dunque, c’è quella di Anfia, che ha fatto sapere come nella bozza non sia presente un ridisegno complessivo del percorso alla decarbonizzazione della mobilità. La richiesta è quella di utilizzare dei carburanti di origine non fossili a basso o nullo contenuto carbonico secondo il principio Lca. Inoltre, la bozza non affronta il tema energetico: “Crediamo sia necessario focalizzare il piano della ricerca europea sul tema dell’energia, anche per la mobilità, contemplando nuove chimiche e sistemi costruttivi per le batterie da costruire in Europa“.
Secondo quanto riportato anche dalla Reuters, la bozza non include misure specifiche, e si dà spazio solo minimamente ai rischi causati dalla produzione di auto elettriche. Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico della Lombardia, ha detto che la strada intrapresa dalla Commissione Europea condurrà alla morte del settore, invocando radicali cambiamenti sulle sanzioni ai costruttori, ma anche maggiore flessibilità sulla neutralità tecnologia. Le decisioni prese dall’Europa, secondo Guidesi, rischiano di guidare verso il suicidio industriale.
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