La patente è davvero uno strumento fondamentale per ognuno di noi. Scopriamo come ottenerla da privatista.
Inutile girarci intorno, la patente è davvero uno sturmento a dir poco fondamentale per milioni di persone in tutto il mondo. Esistono molti tipi di veicoli a motore a dir poco utilizzati, specialmente a due e a quattro ruote.
Soprattutto nelle grandi città, ma anche in luoghi meno abitati, è assai facile trovare conducenti alla guida di mezzi in movimento.
Ciò basta di sicuro a certificare l’importanza di alcuni mezzi di trasporto. Ecco perché quindi è così importante e diffusa la patente. In tal proposito, oggi sveleremo all’interno di questo articolo come fare ad ottenerla da privatista.
Per ottenere la patente da privatista, innanzitutto il primo passo da fare è dirigersi in Motorizzazione. Bisogna compilare il modello TT 2112 che si trova agli sportelli e sul sito del portaledellautomobilista.it. In seguito, vanno effettuati i versamenti di 16 (sul cc 4028) e 26,40 euro (sul cc n° 9001) più 1,78 di tasse postali.
Per quanto permane i bollettini, sono rintracciabili sempre in Motorizzazione. Vanno portate poi due fotografie recenti formato tessera, un’autocertificazione di residenza in duplice copia, due fotocopie di un documento d’identità fronte e retro, due fotocopie fronte e retro della patente – se già posseduta – e due fotocopie del codice fiscale.
E non è finita qua, perché va anche presentato un certificato medico con foto e firma scannerizzata del medico (fatto negli ultimi tre mesi). Il documento viene poi fatto alla ASL e il costo varia da regione a regione. Per avere questo certificato, comunque, è necessario averne un altro: è definito anamnestico e viene rilasciato dal medico di famiglia.
Costa circa 50 euro. Per quanto riguarda gli esami, il foglio rosa viene rilasciato in seguito al superamento dell’esame di teoria. Dopo un mese dal suo rilascio, si può prendere parte all’esame pratico. Si può ripetere sia l’esame teorico che quello pratico solamente una volta. Il costo ammonta a circa 140 euro, tenendo a mente che una doppia bocciatura costringe a rifare quasi tutta la documentazione e ad effettuare due nuovi versamenti.
Sempre soffermandoci sul mondo moto, impossibile non parlare dell’ultima modifica al Codice della Strada. Questa è stata presentata all’interno del decreto Infrastrutture Bis dello scorso 3 agosto, e permette di passare alla Patente A di categoria superiore senza dover fare più alcun esame pratico.
Dovrà invece essere effettuato un corso di guida dalla durata di almeno sette ore, certificato dall’autoscuola. Per poter accedere al corso sarà comunque necessario essere in possesso della patente da almeno due anni. Le guide andranno svolte con un motociclo che rientri nella categoria per la quale si è deciso di prendere la patente.
Per il momento non è ancora noto il come verrà strutturata la formazione, ma ad ogni modo si tratta di una vera e propria evoluzione legislativa. Il prezzo, rispetto al passato, permarrà invariato: circa 300 euro.
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