Dopo tre anni di ricerche e numerosissimi test su strada il progetto ServCity della Nissan si concretizza nel Regno Unito
Sensori, mappature e un lunghissimo lavoro di progettazione che è proseguito incessantemente per tre anni con numerose auto, migliaia di chilometri tracciati e percorsi e numerosissimi test.
Ora il progetto ServCity, uno dei primi e più concreti piani per la realizzazione di una rete di Robotaxi, le auto a guida autonoma, diventa realtà. Lo sta realizzando la Nissan all’interno di un consorzio che coinvolge non solo la casa giapponese ma anche il governo britannico, estremamente sensibile su questo argomento.
Il mezzo che verrà utilizzato per ServCity ribattezzato CAV (Connected and Autonomous Vehicle è una Nissan LEAF, auto full-electric integrata con le informazioni smistate dallo Smart Mobility Living Lab di Greenwich. Le auto forniscono e rielaborano dati lungo i percorsi, implementano la rete di sensori che in tempo reale consente di ‘informare’ la vettura su tutto quello che la circonda. Traffico, imprevisti, incidenti e rallentamenti. Anche al di fuori del ‘campo visivo’ dei sensori dell’auto. Tutto organizzato per consentire alla CAV per scegliere la migliore opzione possibile, risparmiando tempo, trovando un tragitto alternativo o evitando l’ostacolo.
A questo punto ServCity diventa un progetto concreto a tutti gli effetti. Coinvolgendo i partner locali: contee, municipalità, aziende che possano essere interessate a sfruttare questo progetto per dipendenti, personale, clienti o soci.
Il progetto CAV e ServCity arriva pochi giorni dopo l’annuncio dell’Unione Europa che ha fissato una scadenza ben precisa. Quella del 2035, per il superamento di tutti i motori tradizionali endotermici. Si tratta di un investimento davvero consistente da parte del governo britannico, oltre 100 milioni di sterline.
Decine di Nissan Leaf sono state utilizzate per molti mesi elaborando milioni e milioni di dati: “Il lavoro di programmazione ed elaborazione che abbiamo affrontato arriva al suo compimento – dice David Moss, responsabile del progetto ricerca e sviluppo della Nissan – ma contestualmente continueremo a lavorare nel nostro centro di Cranfield, per aggiornare e sviluppare nuove tecnologie per una mobilità più comoda e sicura e un futuro senza incidenti fatali”.
La sicurezza è il primo punto di ServCity. Sei i partner coinvolti nel progetto: aziende che si occupano di sviluppo dati, robotica, logistica e comunicazione wireless.
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