In Unione Europea non sembrano esserci più quelle certezze sui motori termici. La revisione potrebbe arrivare presto perchè le auto elettriche non stanno spopolando.
Mercoledì 5 marzo, la Commissione europea presenterà un piano per sostenere l’auto elettrica già anticipato da un documento preliminare che per ora ha suscitato molte reazioni negative. Tra le voci da sempre contrarie alla scelta europea di dare l’addio alle auto con motore termico a partire dal 2035 c’è senza dubbio la Lega al Parlamento Europeo: “Azzerare le eco-follie del tutto elettrico, eliminare la messa al bando di motori benzina e diesel dal 2035, cancellare le multe previste. Lega e Patrioti pronti a presentare un documento per fermare Ursula Von der Leyen, da sempre sostenuta da Popolari e Socialisti, nei suoi euro-deliri anti-italiani“.
Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, insieme ai colleghi della Repubblica Ceca, della Slovacchia e della Bulgaria ha firmato una lettera ufficiale per chiedere alla Commissione Ue di non introdurre “quote” obbligatorie di auto elettriche nelle flotte aziendali. Tra le prime reazioni a quanto trapelato sulla bozza della Commissione europea va riportata quella dell’italiana Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) che chiede un piano strategico forte in grado di salvare il settore auto in Europa e in Italia (fortemente in crisi).
L’Acea (Associazione dei costruttori europei di automobili) chiede come prima cosa all’Europa la flessibilità sulle regole per le emissioni di CO2 per affrontare nel modo migliore la sfida della riduzione delle emissioni. La Commissione europea, come trapelato sulle colonne di Reuters, ha già pronto un pacchetto di misure dedicate alle EV che punta ad aiutare i costruttori europei nell’elettrificazione delle loro flotte e affrontare il discorso sulla produzione europea delle batterie in una visione internazionale, per mantenere alto il livello di competitività nei confronti dei competitor asiatici, in particolare cinesi. Scopriamo la lista delle auto più economiche del 2025.
La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato che la piena neutralità tecnologica resta il “principio fondamentale”, con questa affermazione sembrerebbe dare uno spiraglio per una revisione al full electric. In contrapposizione il commento di Transport & Environment, il gruppo europeo di organizzazioni non governative che si batte per una mobilità più pulita e sostenibile che spinge invece per il mantenimento del promesso addio del 2035 all’auto tradizionali.
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