Il pilota della Mercedes Lewis Hamilton prende posizione e lancia un messaggio molto preciso alla FIA: “Non mi fermo, parlo di ciò che voglio”
Manca sempre meno all’inizio del prossimo Mondiale di Formula 1. Le 20 monoposto si stanno presentando al pubblico nelle loro nuove livree e caratteristiche, e intanto sono già cominciati i primi test privati. A breve ci saranno quelli ufficiali in Bahrain (sede del primo Gran Premio il prossimo 5 marzo) e davvero si entrerà nel vivo.
Lewis Hamilton è uno dei protagonisti più attesi: il pilota inglese andrà a caccia del titolo Mondiale, che gli manca da tempo. Ma come sempre, il pilota della Mercedes non fa parlare di sé soltanto per le sue imprese in pista. Il contesto fa da cornice al “caso Ben Sulayem”, con l’allontanamento del presidente della FIA. Un simbolo di come i rapporti tra la federazione e la Formula 1 siano tesi. Tra i temi pungenti quelli del “bavaglio” ai piloti su temi di natura sociale, che esulano dallo sport. Diritti e razzismo, su tutti. Per dire la loro, i piloti dovrebbero chiedere il permesso e comunque avere dei toni pacati nelle loro dichiarazioni. La FIA, infatti, ha posto il divieto a tutti i i piloti di parlare di politica o religione a titolo personale, ameno che non ci sia un’autorizzazione scritta. Una censura francamente discutibile, alla quale Lewis Hamilton non vuole sottoporsi.
Il campione è noto per le sue posizioni molto chiare su temi importanti: su tutti il razzismo. E infatti il pilota inglese promette che continuerà a parlare liberamente, senza chiedere il permesso a nessuno. Lo ha chiarito a margine della presentazione della sua Mercedes, che nel 2023 correrà con il colore nero. Hamilton ha promesso che continuerà a dire il suo pensiero in merito a temi delicati come l’ambiente, la lotta al razzismo o il sostegno alla comunità LGBTQIA+. “La Formula 1 non metterà mai il bavaglio a nessuno. La Fia in quanto regolatore chiarirà tutto, al limite ci saranno dei luoghi in cui, per rispetto, si dovranno seguire delle indicazioni. Noi siamo in attesa di conoscere novità da parte della Federazione”.
La posizione di Hamilton ha già trovato il sostegno di altri piloti, come Bottas e Norris, ma anche del campione del mondo Max Verstappen. E un sostegno è arrivato anche dal CEO della Formula 1, Stefano Domenicali. Una presa di posizione importante: “Il suo supporto è straordinario. Penso che tutti i piloti siano allineati per la libertà di parola. Ho saputo di questo divieto, ma nulla mi impedirà di parlare di cose che ritengo importanti, di argomenti che mi appassionano e di problemi che ritengo bisogna affrontare”.
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