La FIAT ha prodotto auto geniali che hanno influenzato anche le cugine Lancia e Alfa Romeo. Scopriamo i segreti di un progetto che ha cambiato l’automotive italiano.
La famiglia Agnelli ha sempre avuto la capacità di puntare a modelli che facessero impazzire gli italiani. Auto, estremamente, funzionali e adatte alle nostre giungle urbane. Dal 1988 al 1995 la FIAT lanciò una vettura appartenente al segmento C che fece faville. I più esperti avranno già intuito di quale modello stiamo parlando.
Realizzata nel periodo in cui l’amministratore delegato della FIAT era Vittorio Ghidella, la Tipo si presentava come l’erede della Ritmo. Il progetto interno venne battezzato come Tipo Due, per indicare una collocazione a metà strada tra la Tipo Uno e la Tipo Tre (Fiat Tempra). La Tipo è stata Auto dell’anno nel 1989 per le sue innovazioni tecnologiche. Venne presentata il 26 gennaio 1988 e venne svelata in anteprima dalla stampa specializzata fin dall’estate del 1987. Era un momento d’ora per la FIAT con il successo già planetario della Panda.
Venne realizzata in 10 versioni diverse che vennero tutte assemblate nello stabilimento di Cassino. Grazie a una organizzazione impeccabile la Casa torinese cambiò passo con la produzione di mille vetture al giorno. Soltanto dal 1989 al 1990 poche unità sono state realizzate anche nello Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco per distribuire il lavoro in modo adeguato. Le unità per il mercato sudamericano vennero create nello stabilimento di Betim, in Brasile. Nel 1993 vennero lanciate alcune migliorie sul piano della sicurezza.
La Tipo, inizialmente, fu proposta con 3 motorizzazioni benzina e 2 Diesel: il 1.1 FIRE, il 1.4 e il 1.6 benzina con alimentazione a carburatore. Il 1.4 e il 1.6 dal settembre 1991 sono diventati a iniezione elettronica. I punti di forza? La Tipo era un’auto versatile e audace sul piano estetico secondo gli standard dell’epoca. Il portellone posteriore, realizzato in vetroresina, era molto arrotondato. La berlina a 5 porte della Tipo aveva l’abitacolo più ampio della sua categoria e un bagagliaio molto capiente.
La Tipo ha rappresentato la base per altri modelli del Gruppo, come le FIAT Tempra e Coupé, le Lancia Dedra e Delta seconda serie e le Alfa Romeo 155, 145, 146, Spider e GTV e persino Alfa Romeo 156, Alfa Romeo 147, Lancia Lybra. Nel 1995 la Tipo venne sostituita dalla Fiat Bravo/Brava create su un’evoluzione del pianale della Tipo denominato Pianale Fiat C.
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