L’autovelox sembra essere già il passato, con una nuova tecnologia che fa decisamente discutere e stupisce.
Non ci sono dubbi sul fatto che la sicurezza debba essere considerata come una componente essenziale e fondamentale quando si sta in strada, per questo motivo è bene appoggiare ogni decisione in questa direzione. Allo stesso tempo, per fare in modo che i cittadini credano alla bontà di questa opera, è necessario attuare scelte quanto più logiche e razionali possibili.
Gli autovelox infatti devono usare usati solo nel caso in cui ci sia effettivamente la necessità in un determinato tratto, tanto è vero che i Prefetti hanno iniziato anche a negare la loro installazione. Lo si è visto per esempio nella provincia di Treviso, con la notizia che ha lasciato tutti davvero senza parole.
Questi sono dei dispositivi che sono essenziali per fare in modo che si possa ridurre quanto più possibile il numero di automobilisti che scambia la strada per un circuito di F1. Ecco però come ora le istituzioni stiano creando una serie di sistemi di sicurezza che forse risultano essere davvero eccessivi e fuori da ogni logica, con una delle ultime novità che davvero lascia tutti senza parole.
Per tanto tempo la BreBeMi, la strada che collega Brescia e Milano passando per la bassa bergamasca e non più per la città, più a Nord rispetto alle altre principali città lombarde, è stata criticata per l’assenza di autovelox. Inoltre non sono mancate le critiche per i costi considerati davvero fuori da ogni logica, dato che il prezzo del pedaggio è ben superiore rispetto a quello sulla A4.
Non essendoci autovelox, con la strada che spesso risulta deserta, non è di certo difficile imbattersi in automobilisti decisamente lontani dal rispettare il limite di 130 km/h. Per questo motivo sta arrivando una decisione che sembra essere un po’ estrema, con la A35 che dunque sarà controllata tramite dei droni, con questi che sicuramente permetteranno di migliorare la sicurezza e controllare le velocità massime.
Allo stesso tempo appare una scelta davvero al limite, perché i droni, con questo progetto che prende il nome di Drone Asset and Traffic Monitoring Project, che sembrano una soluzione molto costosa. Inoltre, dopo un inizio con un solo dispositivo, si passerà anche all’aggiunta di un secondo strumento di controllo. Saranno dei dispositivi che potranno volare fino a 120 metri di altezza, con la A35 che diventa così sempre più controllata.
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