La nuova Jeep si prepara a rivoluzionare lo stabilimento di Melfi con dimensioni generose e tecnologia avanzata.
A volte le buone notizie arrivano da molto lontano. Prendiamo per esempio lo stabilimento di Melfi: le sue prospettive nascono oggi dai nuovi piani di un brand americano, parte del notevole bouquet Stellantis. Stiamo parlando di Jeep e dei piani per una nuova Compass, da produrre in Italia.
Le linee di produzione si stanno preparando per un arrivo importante: il nuovo modello rappresenta una svolta radicale per lo stabilimento lucano. Niente a che vedere con la piccola Avenger: qui parliamo di un SUV cresciuto in ogni aspetto. Le previsioni parlano di 150.000 unità all’anno tra versioni elettriche e termiche. Un numero che cambierebbe le sorti della fabbrica italiana.
La Compass cresce in modo evidente, da ogni punto di vista. Le dimensioni sono decisamente importanti: la lunghezza segna ora 460 centimetri, venti in più del modello attuale. Lo spazio extra si nota subito nell’abitacolo e nel bagagliaio. Il design rimane fedele alla tradizione Jeep: frontale alto, griglia a sette feritoie ben visibile, linee decise. Il tetto corre dritto per non rubare centimetri ai passeggeri.
La vera novità sta nella meccanica. La piattaforma arriva dalla Peugeot 3008, si chiama STLA Medium. Le versioni elettriche offrono due tagli di batteria: 74 o 97,2 kWh. L’autonomia tocca i 650 chilometri, un record per la categoria. Il motore anteriore spinge forte: 213 o 231 cavalli.
A fine anno arriverà la versione più pepata. Due motori elettrici, uno per asse, spingeranno la potenza fino a 350 cavalli. Una vera belva a zero emissioni.
Chi non vuole rinunciare al motore termico potrà scegliere tra due opzioni ibride. La plug-in unisce un 1.6 benzina da 150 cavalli a un elettrico da 125. Insieme sviluppano 195 cavalli, perfetti per ogni situazione. La mild hybrid punta su un tre cilindri 1.2 turbo da 136 cavalli. Esiste anche una versione 4xe da 145 cavalli per chi cerca più trazione.
A maggio diremo addio alla vecchia Compass. Le prime consegne del nuovo modello sono previste in autunno. Gli operai hanno seguito corsi specifici per gestire le nuove tecnologie. I robot sono stati riprogrammati per assemblare sia versioni elettriche che termiche.
Lo stabilimento lucano si prepara a una nuova stagione di lavoro. Le linee di montaggio sono state adattate per accogliere la rivoluzione Compass, che non è solo un’auto nuova ma rappresenta il futuro di un’intera regione. Ad aprile vedremo finalmente svelato questo progetto ambizioso. Nel frattempo, Melfi si prepara a dimostrare che l’industria italiana dell’auto è ancora piena di energia. Elettrica e non solo.
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