In Italia sta diventando una strage: i dati sulle vittime sono davvero allarmanti

Il 2023 è cominciato con numeri impressionanti che non accennano a calare: in Italia sta diventando una strage e nessuno trova rimedi

L’ultimo nome che si è aggiunto al triste elenco del 2023 è quello di Nicolina Vilardo, 69 anni. Stava attraversando le strisce pedonali in viale Esperia Sperani, a Ottavia, in provincia di Roma mentre portava a spasso il cane. Colpita da un’auto guidata da un diciannovenne per lei non c’è stato nulla da fare confermando così che in Italia è una strage continua.

In Italia sta diventando una strage - Autoemotori.it
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L’ultimo bilancio ufficiale è quello fornito dall’Osservatorio dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale): 100 pedoni vittime da inizio anno ad oggi. In concreto significa un morto ogni 17 ore, più di un pedone al giorno.

Scendendo nel dettaglio, sono 71 uomini e 29 donne, ma la maggior parte sono persone anziane. In effetti 40 pedoni deceduti avevano più di 65 anni e molti di loro sono morti quando in teoria pensavano di essere al sicuro perché stavano attraversando sulle strisce. Dei 100 morti, ben 23 sono stati registrati nel Lazio e nella sola Roma 13. A seguire l’Emilia Romagna con 10.

E come fa notare l’Asaps, i deterrenti non bastano, perché chi fosse colto in flagrante a non dare la precedenza ad un pedone (anche senza incidente) perderebbe solo 8 punti sulla patente. Chiaro che servirebbero regole più stringenti, come auspicato anche dal ministro Salvini solo qualche settimana fa.

In Italia sta diventando una strage: a rischio anziani e bambini

Le cifre della strage di pedoni nel 2023 ricalcano in pieno quello che è stato registrato in Italia lo scorso anno quando il bilancio finale (sempre dell’Osservatorio dell’Asaps) è stato di 307 morti. In particolare 199 uomini e 108 donne, con una media di 25 persone al mese.

A questo triste conteggio poi devono essere anche aggiunti coloro che sono spirati in ospedale a distanza di tempo dall’incidente. Nel 2021 i pedoni investiti e uccisi erano stati 271, l’anno prima invece nonostante la pandemia e un traffico che per mesi è stato meno intenso, 240.

Secondo l’analisi dell’Asaps sull’età dei deceduti nel 2022, ben 14 avevano meno di 18 anni (il più piccolo solo 3 mesi) e quasi tutti sono stati investiti sulle strisce mentre erano con i genitori. Confermato però il dato molto alto tra gli ultra 65enni: 116 decessi (pari al 37,7% del totale) con 59 persone che avevano oltre 80 anni.

Gli incidenti mortali per i pedoni non calano - Autoemotori.it
Gli incidenti mortali per i pedoni non calano – Autoemotori.it

“Nel 2022 si conferma – fa notare l’Osservatorio – un altissimo rischio per i pedoni più anziani, caratterizzati da minori riflessi, lentezza nei movimenti e soprattutto percezione del pericolo limitata, rispetto ad una persona più giovane”. E non è un caso che il numero più alto di decessi sia stato registrato a dicembre con 40 vittime, seguito da gennaio con 31. Sono i mesi con le giornate più corte e una minore visibilità.

Nel 2022 registrati 307 casi di investimenti mortali: tra le cause maggiori la distrazione alla guida

L’Osservatorio ha anche analizzato le cause per determinare se sia sempre colpa di chi guida oppure ci sia una corresponsabilità dei pedoni. Esaminando tutti i 307 casi mortali, in 22 casi il conducente investitore era ubriaco e in altri 10 aveva assunto sostanze stupefacenti. Inoltre in 42 occasioni il conducente è fuggito lasciando la vittima immobile senza prestare soccorso.

Il dato positivo, se ne dobbiamo trovare uno, è che in almeno 4 casi su 5 i soggetti colpevoli (o presunti tali) riescono comunque ad essere individuati in tempi celeri. Questo grazie all’utilizzo della videosorveglianza e delle testimonianze.

Tra le cause degli incidenti mortali cresce la percentuale dei sinistri provocati da distrazioni alla guida: succede in almeno 25% degli incidenti. In particolare sotto accusa l’utilizzo indiscriminato del cellulare alla guida, tra chi messaggia e chi si filma per postare sui social.

Le cause sono molteplici - Autoemotori.it
Le cause sono molteplici – Autoemotori.it

Le regioni più a rischio nel 2022 sono risultate la Lombardia con 52 pedoni morti (erano 29 del 2021) e il Lazio con 41 (37 del 2021), seguite dal Veneto con 32, dall’Emilia Romagna con 27, dalla Toscana con 25, dalla Campania con 23 e da Piemonte e Puglia con 19.

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