Tra le notizie che riguardano gli sport più estremi c’è anche spazio per una impresa davvero folle un piccolo aereo che atterra sull’eliporto del Burj Khalifa
Il 39enne Luke Czepiela è il primo pilota d’aereo che riesce nell’impresa apparentemente impossibile di fare atterrare un piccolo velicolo su una pista d’atterraggio di un eliporto: 27 metri appena di lunghezza.
Non solo. É anche il primo che riesce a decollare da questa stessa pista. E ad aggiungere fascino e rischio all’impresa è il contesto. L’incredibile scenario del mitico grattacielo
Burj Al Arab Jumeirah di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
In aereo all’eliporto
Luke Czepiela è un autentico mito per tutti gli appassionati di aerobatica, un temerario delle acrobazie in volo e delle imprese più estreme. Per riuscire nel suo tentativo davvero folle ha utilizzato uno STOL in carbonio costruito dalla Cub Crafters e appositamente designato per riuscire ad atterrare e decollare in pochissimi metri. Tutta la pista dell’eliporto del Burj Al Arab Jumeirah misura 27 metri precisi. A Czepiela ne sono bastasti poco meno di 21, 20,76 metri per la precisione. Per un atterraggio assolutamente storico ed effettuato circostanze straordinarie.
Al terzo tentativo
I primi due tentativi erano andati falliti. Sulla pista a 212 metri di altezza c’era troppo vento e il piccolo e leggerissimo velivolo era finito leggermente troppo lungo costringendo Czepiela a riposizionarsi e ritentare. Era dal 2021 che il pilota, che in totale ha compiuto 650 atterraggi in circostanze estreme, stava studiando l’impresa.
“La sfida più grande – ha detto il pilota polacco, grande appassionato anche di auto da corsa e drive ufficiale della Porsche – è stata la mancanza di punti di riferimento esterni, che di solito si trovano in un aeroporto dove hai centinaia di metri di pista a diposizione. Normalmente quando mi avvicino a una pista, vedo quanto sono in alto sopra di essa e posso facilmente controllare il percorso di avvicinamento. Ma qui cambia tutto. Ho avuto bisogno della velocità perfetta per atterrare e agire con i freni per fermare la corsa”.
Un salto nel vuoto
Non contento Czepiela dopo avere festeggiato l’atterraggio è riuscito anche a decollare: “Quello è stato il momento più magico – ha detto il pilota polacco – un salto nel vuoto dal quale il mio STOL ha dovuto prendere quota poco per volta con il motore a tutta potenza. Per un attimo sono rimasto senza fiato anche io”.
Il Burj, il famoso grattacielo a forma di vela è stato più volte teatro di imprese d’eccezione. La partita di tennis tra Roger Federer e Andre Agassi nel 2005, e nel 2013, le acrobazie di David Coulthard su un’auto di Formula 1.
Per l’impresa lo STOL allestito da Cub Crafters è stato potenziato e alleggerito con un peso ridotto a soli quattro quintali.