Il gigante di Tokyo ha registrato il marchio V3R e gli indizi portano a una sportiva rivoluzionaria, spinta dal nuovo tre cilindri sovralimentato visto a EICMA.
La tecnologia procede a piccoli passi, almeno finché arriva il momento di un grande, definitivo salto. È in questi momenti che possono nascere progetti che cambiano la storia, in questo caso della due ruote. Qualcosa di grosso sta bollendo nelle pentole Honda. Le prime avvisaglie si erano viste a EICMA 2024.
Qui, nella kermesse milanese, il costruttore giapponese aveva mostrato un motore che sembrava uscito da un film di fantascienza. Tre cilindri disposti a V, un compressore elettrico, tecnologia da Formula 1 applicata alle due ruote. Sembrava solo un esercizio di stile. Invece no. La registrazione del marchio V3R cambia tutto: quel motore diventerà realtà, montato su una sportiva che promette di far tremare la concorrenza.
Una sportiva che promette scintille
Il progetto è davvero particolare. I tecnici Honda hanno preso due cilindri e li hanno puntati in avanti. Il terzo guarda all’indietro, creando una V di 75 gradi. Sembra strano, eppure ha senso: questa disposizione mantiene la moto compatta e bilancia perfettamente i pesi.
La vera rivoluzione arriva quando si parla del turbo. Non è il solito compressore meccanico che tutti conosciamo. Honda ha pensato a un sistema elettrico, controllato da computer. Annullati i ritardi di risposta, zero e anche i buchi nell’erogazione. Premi l’acceleratore e la spinta arriva subito, come se ci fosse un elastico che ti catapulta in avanti.
Il compressore elettrico non ha bisogno di intercooler – quei radiatori extra che servono per raffreddare l’aria compressa. Il risultato è una moto sovralimentata in modo possente, ma snella come un levriero.
La lettera R nel nome dice molto. Honda la usa solo per le moto più cattive, quelle nate per divorare curve e far battere forte il cuore. Pensate alla CBR1000RR-R Fireblade, alla vecchia RC30, alla mitica NS400R. Tutte belve da pista con un carattere da domare.
I tre cilindri non sono una novità per Honda. Negli anni ’80 dominavano le gare con motori proprio così, due tempi urlanti che facevano sognare. Oggi quella configurazione torna in chiave moderna, con un tocco di elettronica che la proietta nel futuro.
Non sarà un progetto isolato. Honda pensa già a una famiglia di moto con questo motore, come ha fatto con altri modelli recenti. Prima arriverà la sportiva, poi magari una naked più tranquilla o una crossover per i viaggi. Il V3 è troppo prezioso per limitarlo a un solo modello. Una grande rivoluzione motoristica è arrivata senza che quasi nessuno se ne accorgesse. Se ne accorgeranno la prima volta che aprono il gas.
