Non ci sono solo risultati della pista a tenere banco in Formula 1: il mercato dei piloti agita i sogni e un giovane campione è nei guai
Sono bastati i test e soprattutto il Gran Premio del Bahrain per mandare in crisi più di mezza griglia in Formula 1. In attesa delle nuove risposte a Jeddah tra una settimana sono già cominciati i processi e c’è chi avanza dubbi sul suo futuro.
Perché l’impressione di molti analisti è che in mezzo al gruppo dei piloti ce ne siano diversi per i quali è diventato impossibile mostrare il loro enorme talento. Sta succedendo a Charles Leclerc con la Ferrari SF-23. Ma ancora di più a Lando Norris che per tutto il weekend di Sakhir è stata costretta a rincorrere mostrando limiti evidenti.
Il giovane pilota britannico fin da quando 4 anni fa è sbarcato nel Circus ha fatto capire di essere un predestinato. Molto meglio lui in realtà delle monoposto che ha guidato perché la McLaren dopo aver mostrato nelle passate stagioni progressi interessanti sembra essersi fermata.
Così per Lando il GP di domenica scorsa si è trasformato in un incubo: già costretto ad inseguire in partenza, è arrivato ultimo facendosi doppiare due volte perché costretto ad entrare sei volte ai box a causa di una perdita della pressione sugli pneumatico. Non meglio è andata ad Oscar Piastri, nuovo compagno di team, che invece ha dovuto fermare la sua MCL60 dopo un quarto di gara.
Formula 1, guaio per il giovane campione: i problemi McLaren inguaiano Norris
Una sola gara non basta per dare giudizi definitivi, ma sembra chiaro che la squadra inglese è già sotto pressione e dovrà mandare un segnale importante in Arabia Saudita. Ne è convinto chi conosce bene quell’ambiente, perché lì ha corso vincendo gare e due titoli mondiali anche da allora a oggi è cambiato tutto.
Mika Hakkinen vive ormai la F1 da attento osservatore e non gli piace vedere sprecato un talento puro come quello di Norris. Così, intervistato da Unibet International, ha spiegato il suo punto di vista: Lando ha più volte di essere molto veloce e un grande lottatore, se messo nelle condizioni giuste per farlo. Secondo lui vale Verstappen e Leclerc e Sainz, quindi se la McLaren non si darà una mossa rischia di buttare via del tempo.
Però c’è anche un contratto che lo lega al team britannico fino al 2025 ed evidentemente il pilota ha avuto garanzie sul futuro del team anche se molte premesse non si sono concretizzate. Uno spriraglio importante potrebbe aprirsi in futuro, con lo sbarco dal 2026 di nuovi colossi come motoristi, compresa Ford che appoggerà Red Bull.
Ci sono voci concrete di una possibile collaborazione con McLaren per la fornitura delle power unit, abbandonando così la partnership con Mercedes che andrà avanti per i prossimi tre anni. In Bahrain in effetti Chris Horner ha confermato di aver parlato con Andrea Stella, nuovo team principal McLaren, in riferimento a questo argomento ma è ancora presto per risposte ufficiali da annunciare.
Lando Norris e il futuro, due piste buone per cambiare: la seconda fa già sognare i tifosi italiani
Lando ostaggio delle ‘arancioni’ quindi? Al momento sì anche se lui, esattamente come Piastri, spera che quello in Bahrain sia stato solo un incidente di percorso. Ma immaginare che si possa accontentare di vivacchiare per altre tre stagioni appare impossibile.
Ecco allora che si aprono almeno due scenari possibili. Il primo è quello legato alla Red Bull, perché già in passato Horner aveva ammesso di averlo cercato. Dovrebbe convivere con il più forte del momento, numeri alla mano, ma avrebbe anche una monoposto vincente da guidare.
Il secondo è più suggestivo e coinvolge la Ferrari. Sia Charles Leclerc che Carlos Sainz infatti andranno in scadenza di contratto nel 2024 ed entrambi, ma soprattutto il monegasco, chiederanno garanzie alla dirigenza prima di proseguire. Norris a Maranello quindi? Per uno che ha sempre tifato Valentino Rossi, quasi un sogno.