Una nuova uscita del marchio torinese ha già attirato qualche sguardo torvo dai fans dei due marchi tedeschi di cui parleremo oggi. La somiglianza tra le vetture incriminate non è poca, saprà Fiat dimostrare che non si tratta di un plagio?
Al giorno d’oggi, salvo casi di spudorati plagi, è anche normale che le vetture si somiglino un po’ tutte tra loro, del resto case come Opel, Renault e Peugeot si scambiano continuamente le piattaforme su cui progettano SUV, utilitarie e crossover. Dove starebbe quindi lo scandalo? Diciamo che in questo caso, la somiglianza è un po’ troppo palese!
Profilo molto simile
Che noi ricordiamo, la casa italiana Fiat ha avuto una lunga storia di accuse reciproche di plagio con altre case tedesche al punto che a quanto pare, la rivalità tra Germania e Italia va ben oltre il calcio – le due nazionali sono storiche avversarie! – e sfocia anche nel complesso mondo dell’automotive.
La prima volta che una vettura italiana è stata accusata di aver preso un po’ troppo spunto da un’omologa tedesca è stata nel 1972 quando uscì sul mercato europeo e nord americano la barchetta Fiat X1/9, una delle vetture più riconoscibili che il marchio torinese abbia mai prodotto. La vettura venne implicitamente accusata di aver preso troppo dalla Porsche 914, sul mercato già da due anni ma le accuse rimasero informali. Un po’ come quelle che circolano ora sul web, sempre dirette al marchio italiano.
Un arrivo attesissimo
Stavolta, al centro del mirino di critica ed appassionati di due marchi tedeschi molto famosi è finita una vettura molto particolare. Parliamo del SUV torinese noto come Fiat Fastback, una vettura molto attesa che finalmente dopo anni di ritardi e mancate notizie sta arrivando sul mercato. O meglio, in Sud America è già arrivato alla fine dello scorso anno.
Assemblata negli stabilimenti brasiliani della Fiat, la grossa Fastback si presenta come il classico SUV di Semento C, un mezzo imponente dotato di motori che non hanno certo come primo obiettivo la transizione ecologica e di diversi optional tecnologici tra cui i sensori per l’abbandono di corsia, controllo di stabilità, ABS e freni a disco ventilati. Un’automobile moderna che sta però attirando qualche controversia dal suo arrivo in America Latina qualche mese fa.
Simili ma non troppo
Vista di profilo, la Fiat Fastback assomiglia molto ad una storica vettura che piace tantissimo ai più tamarri automobilisti italiani ed europei, la BMW X6. Arrivata nel 2006 la vettura è diventata rapidamente l’incubo di chi se la trova parcheggiata sul passo carrabile in città ed il sogno proibito di chi vuole usarla per sfrecciare lungo le autostrade italiane avvolto nei suoi sedili in pelle.
Come tutte le idee coronate dal successo anche la X6 ha subito molti tentativi di imitazione. A dirla tutta, già nel 2015 è arrivata sul mercato la Mercedes-Benz GLE Coupé che è palesemente identica al veicolo bavarese. Eppure, nessuno ha accusato i tedeschi di plagio, cosa che invece è successa anche se non tramite i canali ufficiali di BMW ma piuttosto tramite insinuazioni dei fans della casa online con la Fastback.
Certo la somiglianza è sospetta ma a difesa della Fiat si può dire che la Fastback è destinata al mercato sudamericano che non è certo la priorità di BMW adesso, tantomeno di Mercedes e che la forma della X6 è stata davvero replicata da tutti. Anche la Renault Arkana a questo punto dovrebbe essere accusata di plagio dato che è pressoché identica come concezione al SUV tedesco, o no? Finché la faccenda non finirà in tribunale – e ne dubitiamo – Fiat non deve dimostrare nulla a nessun marchio rivale.