La Ferrari è più forte della Red Bull? Arriva un’ammissione che spiazza davvero tutti e fa riflettere sui rapporti in gioco
Dopo aver visto l’andamento del primo Gran Premio in Bahrain in pochi potevano immaginare un simile ragionamento da parte proprio di un rivale del Cavallino Rampante.
Doveva essere un avvio di stagione completamente diverso quello che avevano in mente a Maranello. I sorrisi della presentazione a Fiorano della SF-23 hanno lasciato il posto a volti tirati e preoccupazioni piuttosto importanti. L’addio di David Sanchez e la scelta di non prendere un nuovo capo aerodinamico sul mercato (è stato promosso Diego Tondi) lasciano perplessi sugli obiettivi di quest’anno.
La Ferrari sembra non avere quella grandissima ambizione di cui si parla a livello mediatico, almeno nelle scelte o nell’atteggiamento mostrato nella programmazione. Dalle parti di Maranello servirebbe forse una sferzata di novità, a livello progettuale e non solo, magari come avvenuto in casa Aston Martin. Non sempre affidarsi alle proprie risorse interne può essere la soluzione migliore o perlomeno non lo è stata fino a questo momento.
La Ferrari di Leclerc rischia già una penalizzazione a Gedda: il motivo
Se dal punto di vista aerodinamico la SF-23 non ha fatto grossi passi avanti rispetto alla F1-75, discorso diverso si può dire sul fronte motore. La ricerca dell’affidabilità è stato il tema centrale dell’inverno, con un grande lavoro prima al banco e poi in pista, in Bahrain. Ora vedendo il ritiro di Leclerc al 41° giro del Gran Premio di Sakhir, si potrebbe ipotizzare che il lavoro non abbia pagato.
In realtà la vettura del monegasco ha pagato il cedimento della centralina, mentre la parte termina relativa al turbocompressore (nota dolente del 2022) ha retto bene. Questa debolezza sembra essere quindi alle spalle, ma di certo anche la parte elettrica ora preoccupa. Basti considerare che sono utilizzabili solo due centraline e pacchi batterie nell’intera stagione e la Ferrari è già al limite. Si perché Leclerc aveva sostituito sulla sua Rossa #16 la componente prima dell’inizio della gara.
Ora a Gedda o si riuscirà a recuperare la centralina tolta la domenica, oppure si andrà già incontro alla prima penalità.
“Il motore della Ferrari è il più potente”: il parere del super consulente Red Bull Helmut Marko
In tutto questo grigiore del Cavallino, a riportare un minimo di luce è stata la voce di un rivale, il super consulente Red Bull Helmut Marko.
Il braccio destro di Horner ha rilasciato un’intervista ai colleghi di Formel1.de, in cui spiega i rapporti di forza dei motori in questa stagione.
“Non possiamo fare riferimenti a numeri esatti delle power unit, ma sulla base di vari confronti e informazioni, pensiamo che il più potente sia il motore della Ferrari. Dietro di loro di sono Honda e Mercedes, molto vicine, mentre Renault è ultima“.
Certo poi non basta solo aumentare la forza sui rettilinei ma bisogna preoccuparsi anche del passo gare e della gestione delle gomme, cosa in cui la Ferrari ancora latita.
“La loro velocità massima è migliorata in modo significativo – aggiunge Marko -, ma l’usura degli pneumatici, l’aspetto cruciale, non è migliorata affatto. Anzi, possiamo dire che è quasi peggiorata rispetto a noi”. Insomma per competere ad armi pari con Verstappen, Leclerc dovrà tirare davvero fuori il coniglio dal cilindro anche in Arabia Saudita.
