Tra le tante vetture da collezione vendute all’asta nel corso delle ultime settimane una Ferrari appartenuta a Eddie Irvine supera ogni aspettativa
Stagione di Formula 1 1997. La Ferrari sta lavorando a un progetto destinato a cambiare definitivamente la storia della sua scuderia corse. Di lì a tre anni Michael Schumacher conquisterà cinque titoli mondiali consecutivi.
Ma al termine di quella stagione, in un campionato vinto da Jacques Villeneuve con la Williams, la Ferrari si dovrà accontentare di posizioni di rincalzo. Il secondo posto nel campionato mondiale costruttori. É l’anno che si conclude con la squalifica di Schumi dall’intero mondiale.
Ultima gara dell’anno a Valencia. Il duello tra Schumi e Villeneuve è al suo culmine. Ma Schumacher esagera. Nella gara decisiva sperona il rivale: una manovra che lo costringe al ritiro e che non impedisce al canadese di chiudere al terzo posto. A mondiale assegnato la commissione disciplinare FIA giudica il sorpasso di Michael Schumacher su Villeneuve, cui sarebbero bastati quattro punti per conquistare il titolo, ‘doloso e pericoloso’. Michael Schumacher ammise l’errore: e accettò la sanzione. Secondo posto finale derubricato dai dati del campionato.
A distanza di 35 anni la Ferrari F310B, criticatissima all’epoca dai tifosi ma anche da molti addetti ai lavori, torna d’attualità. Si tratta della vettura numero #6, quella di Eddie Irvine. La stessa che completò il gran premio di Spagna di quella stagione. Si tratta della prima Ferrari sviluppata congiuntamente dal leggendario team di Rory Byrne e Ross Brawn, il primo bolide dal quale sarebbe nata l’auto che con Michael Schumacher avrebbe dominato per anni il mondiale di Formula 1.
Un periodo storico non fortunato ma importantissimo, di evoluzione.
La F310B è una evoluzione del modello dell’anno precedente. I meccanici l’avevano ribattezzata “wide one”, perché molto larga e spigolosa. Un motore V10 con matricola 046/1B 30 cavalli in più rispetto alla versione vista in pista nel 1996, con il nuovo cambio a sette marce che aveva sostituito la precedente unità a sei marce.
La stagione era iniziata in modo promettente per la Ferrari, con Schumacher e Irvine che avevano conquistato rispettivamente il secondo posto in Australia e in Argentina. Tuttavia, l’ultima parte della stagione si è conclusa con una serie di ritiri. E poi con il controverso finale di Valencia.
Ritirata dalle competizioni, affidata alla struttura commerciale e marketing per alcuni eventi promozionali in pista, la F310B di Eddie Irvine è stata venduta due volte nel 2013 e nel 2016. In dieci anni ha acquisito il doppio del suo valore. Battuta a quasi 1.3 milioni di dollari è finita a un collezionista inglese collegato da casa.
Il telaio è il #176, un solo gran premio all’attivo e pochissime miglia, meno di 200. Il primo acquirente nel 1998 fu il collezionista tedesco Michael Gabel che avrebbe voluto trasformarla nell’auto di Michael Schumacher cambiandole la livrea originale.
La Ferrari si oppose. E Gabel decise di vendere a un altro collezionista. L’auto è perfetta con cinture di sicurezza Sabelt originali e pneumatici slick Goodyear “Eagle” dell’epoca. Oltre alla centralina originale Magneti Marelli per la messa in moto.
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