Il carburante è un argomento sempre di attualità, tra scelte green e chi invece non è convinto dai motori elettrici. Ora però c’è una novità.
Non si smette di parlare dei motori diesel. Quelli più inquinanti, finiti nel mirino della legge e che sembrano essere destinati a sparire. Un grossa botta è arrivata con lo scandalo dieselgate, e le alte emissioni che mal si sposano con le politiche di sostenibilità che orami sono centrali anche per quanto riguarda il mondo delle quattro ruote.
Le case produttrici di automobili, quindi, sono dovute correre ai ripari alla ricerca della migliore soluzione, magari anche un propulsore diesel più ecologico. E qualcosa potrebbe sta per cambiare, forse la cara vecchia nafta non è destinata a sparire del tutto. Non siamo quindi al canto del cigno, anche se entro il 2035 arriverà lo stop alle immatricolazioni di vetture con motori termici, in Europa.
AdBlue, l’additivo che salverà il Diesel?
l’AdBlue, infatti, potrebbe cambiare le sorti del diesel. Si tratta di un additivo, sviluppato per il settore chimico e quelle delle automobili. È composto da una soluzione acquosa di urea al 32,5% ad elevata purezza. E tramite la riduzione chimica trasforma gli ossidi di azoto in azoto e acqua informa elementare gassosa. Un prodotto sintetico senza colore e senza odore e non è né infiammabile né tossica.
Un’esclusiva per i motori diesel e ha il compito di ridurre le emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico. Si parla addirittura del 90% in meno. Con questo additivo, infatti, vengono azzerati gli Nox tramite un dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico. Viene trasportato all’interno di serbatoi dedicati e di norma si trova accanto al carburante.
Ma come funziona? Ad Blue è composto per il 32,5% da urea a elevata purezza e per il 67,5% da acqua demineralizzata e questa viene poi iniettata nei gas di scarico dei motori diesel. Viene poi nebulizzato grazie all’iniettore posizionato sempre nell’impianto di scarico, a temperature alte poi si trasforma in anidride carbonica e ammoniaca.
Come si prepara l’Ad Blue
Inoltre è venduto in pratica ovunque. Non solo nelle pompe di benzina, ma anche presso concessionari, o nei negozi di ferramenta. Ma anche sul web con prezzi spesso concorrenziali. E il costo varia in base a dove si compra. Mentre per i consumi, come per gli altri carburanti, molto dipende dallo stile di guida. Si ritiene però che il consumo di AdBlue equivalga a 500Km/l e che il serbatoio dedicato possa contenere una quantità che varia da 11 a 19 litri.
Non resta che capire come utilizzare l’AdBlue e le operazioni sono davvero semplici. Basterà mescolare l’addito con acqua demineralizzata, non con quella semplice del rubinetti. E poi nell’apposito serbatoio e non in quello del Diesel. Alla fine non resta che conservare il kit al riparo da polvere e sporcizia e ad una temperature inferiore ai 30 gradi.