Arriva la svolta in casa KTM e ora la crisi sembra allontanarsi. Il supporto è arrivato da un inatteso e noto marchio.
Questo è uno dei peggiori periodi per la casa motociclistica austriaca sin dalla sua fondazione nel lontanissimo 1934. Le brutte notizie giunte nel 2024 e derivanti da profonde difficoltà finanziare che KTM è stata costretta ad affrontare, ora possono esser viste con un occhio diverso. Una nota azienda del mondo delle due ruote, infatti, ha deciso di collaborare con il marchio di Mattighofen per poter risollevare le sue sorti, supportato anche da un’altro noto brand.

Intanto, da casa KTM giungono ancora notizie in merito a ciò che si sta facendo per risanare i conti. Recentemente, infatti, il marchio austriaco ha deciso di ridurre significativamente il budget destinato alla Moto3. Inoltre, sta diventando molto difficile trattenere dei talentuosi piloti come Acosta, il quale sembra proprio che se non si arriverà a delle vittorie lascerà il team per trovare altri lidi di successo (pur se dovrebbe rispettare il contratto fino al 2026).
Ma a destare maggiori preoccupazioni non è tanto il comparto dedicato alle corse, ma quello finanziario. Il futuro di tutta la KTM e dei suoi dipendenti è più che incerto e ricordiamo che stiamo parlando della più grande fabbrica di moto del vecchio continente. Le conseguenze della crisi, quindi, non saranno affatto indolori e le 265 mila moto invendute rimarranno sul groppone a lungo.
KTM può essere salvata dai cinesi
Per poter far sì che tutto l’apparato riguardante il mondo della KTM venga salvato c’è bisogno di investitori capaci di poter risollevare l’angusta situazione. A farsi avanti sono state principalmente due azienda, una ben più nota cinese e l’altra, comunque storica, indiana.

Parliamo della CFMOTO e della Bajaj Auto, le quali daranno il loro supporto alla KTM per poter mettere in piedi un piano di ristrutturazione di tutto rispetto. Gli investimenti strategici dei due marchi asiatici possono essere un aiuto vitale per l’azienda austriaca. La loro iniezione di capitale può far rifiatare le casse, ma la strada per superare la crisi rimane ancora lunga e tortuosa.
I 2 miliardi di euro in debiti hanno messo in ginocchio KTM in quest’ultimo anno, ma intanto è riuscita a ricevere ben 900 milioni di euro da più di 20 investitori, tra cui spiccano proprio CFMOTO e Bajaj. Per poter raggiungere, però, la soglia minima di rimborso, il marchio di Mattighofen necessita di almeno altri 600 milioni di euro. Altri e 150 milioni, invece, serviranno per riavviare la produzione nello stabilimento principale. Il 25 febbraio sarà una giornata determinante per il futuro dell’azienda, giacché ci sarà il voto che farà comprendere in che modo i creditori vorranno procedere.