Citroen è una casa costruttrice rinomatissima. Questa volta però ha davvero sorpreso tutti in positivo. Scopriamo perché.
La Citroen è una azienda automobilistica davvero di spicco, che lo scorso 29 settembre ah presentato il concept Oli. Un debutto internazionale davvero straordinario, avvenuto a Parigi. Di recente è arrivata anche in Italia con il grande obiettivo di continuare a pubblicizzare il brand, in attesa delle novità sul fronte futuristico ed ecosostenibile.
Il grande, ambizioso e per niente banale obiettivo del marchio francese è quello di partire da questo prototipo e rompere ogni schema che caratterizza da sempre il mercato automotive. In poche parole, rendersi a dir poco unico, accessibile e sostenibile. E perché no, pure innovativo.
Insomma, la concept car Oli è un modo molto efficace da parte di Citroen di mostrarsi al mondo in maniera concettualmente diversa e portare in evidenza temi rilevanti per l’automotive come mobilità elettrica e funzionalità automobilistica; ma anche longevità e durata di un’auto, prestazioni e autonomia di grande livello.
Il concept che sorprende: le caratteristiche
La Citroen Oli si presenta elegante e snella, con un peso di mille chilogrammi. Un veicolo leggero, soprattutto rispetto alla maggior parte dei SUV compatti presenti sul mercato. la batteria da 40 kWh è capace di garantire fino a 400 chilometri, con una velocità massima di 110 chilometri orari.
La ricarica, in soli 23 minuti, può passare dal 20 all’80%. La Oli è solo un prototipo, ma ha l’arduo compito di ispirare le Citroen del futuro in quanto a design, filosofia automobilistica e tecnologia.
E’ un mezzo che si presenta decisamente in maniera controcorrente rispetto all’attuale trend di mercato: meno costosa, meno complessa, meno pesante. L’imperativo, per il brand francese, sembra proprio essere la parola ridurre. Grazie a materiali nuovi e leggeri, funzionalità, efficienza e durata si abbinano in una vettura sola.
Lunga oltre quattro metri, cofano, tetto e bagagliaio utilizzano cartone riciclato e rinforzato dalla sua struttura interna e dai pannelli in fibra di vetro rivestiti con resina e vernice a base d’acqua. Panelli da sei kg ciascuno capaci di promettere una resistenza equivalente all’acciaio.
Ciò che rende funzionale l’idea di Citroen, per quanto riguarda la ricarica, sta nel fatto che anche chi non ha un garage potrà permettersi una vettura elettrica: basteranno una o due ricariche rapide a settimane per avere autonomia a sufficienza.
Citroen Oli, il dettaglio degli smartphone che non ti aspetti: di cosa si tratta
Tanto lavoro sembra stato fatto anche per il ciclo di vita. Si potranno sostituire facilmente i componenti (le due portiere sono uguali, i paraurti, i fari anteriori e posteriori pure) e soprattutto riciclabili. Sono stati presi anche altri accorgimenti per la riduzione dei costi.
I sedili sono facili da produrre, le casse sono removibili, c’è pure una dashboard con una banda elettrificata dove inserire accessori che verranno sviluppati. E poi, come se non bastasse, è presente un vano per lo smartphone; avete capito bene. In poche parole, il cellulare diventa centrale nel sistema di infotainment e navigazione.
In più il display integrato mostra le informazioni di guida e non solo. Per realizzare tutto ciò, Citroen lavorerà su auto dal valore massimo di 30mila euro. Solo il tempo ci dirà se Oli rivoluzionerà il mercato. Anche se, quantomeno, le premesse appaiono a dir poco interessanti.
