Charles Leclerc è un vero asso del volante, come ha dimostrato il suo apporto in pista degli ultimi anni. Così però non lo avete mai visto.
Charles Leclerc è indiscutibilmente uno dei più grandi talenti apparsi recentemente in Formula Uno. Un talento purissimo, che la Ferrari si coccola fin da ben prima del suo approdo all’interno della massima serie automobilistica.
Dopo il debutto in Sauber nel 2018, Leclerc è stato ingaggiato dalla squadra corse del cavallino rampante a partire dall’anno successivo, quando ha incantato l’Italia e il mondo intero grazie a prestazioni a dir poco eccellenti. Dalla prima vittoria in Belgio all’emozionante seconda di Monza; poi due stagioni all’insegna delle difficoltà e dei risultati amari e decisamente poco soddisfacenti.
Il ritorno al podio, alle vittorie e alle pole position – un anno fa – hanno però regalato di nuovo quelle soddisfazioni di cui piloti come Leclerc hanno infinitamente bisogno. Non è bastato per conquistare un titolo mondiale che manca alla Ferrari dal 2007 (quello piloti) e 2008 (costruttori).
Ad ogni modo, il monegasco ci riproverà quest’anno. In attesa di scendere nuovamente in pista, comunque, è uscita allo scoperto una nuova immagine del ferrarista, che forse nemmeno i suoi tifosi più accesi avevano mai notato.
Quello che dall’esterno non vediamo
Quello che dall’esterno non vediamo. Gli uomini che si regalano imprese e ci dedicano infinite emozioni, che compiono sorpassi da brividi e mandano in delirio milioni di persone in tutto il mondo; loro sono esattamente come noi. Come qualunque altra persona al mondo. Questo concetto è a tratti molto complesso da accettare, da capire, da vivere in ogni suo minimo dettaglio.
Prendiamo per esempio Charles Leclerc. Siamo abituati ormai a vedere di cosa è capace alla guida di una monoposto da Formula Uno. Di quel che è in grado di fare battagliando con Max verstappen o Lewis Hamilton. Ma c’è un ragazzo dietro al numero 16 più amato d’Italia, c’è un uomo sotto il casco.
E, come tale, con una storia scritta e da raccontare. Come tale, capace di emozionare decisamente oltre le sue epiche gesta in pista.
Dopotutto, ci ricordiamo di Achille per quel suo unico determinante difetto, come degli errori dei padri e dei pianti delle madri. E allo stesso tempo, empatizziamo con chi decide di svelarci la sua storia. In questo caso, con estrema sensibilità, facciamo esattamente lo stesso con Charles Leclerc.
Charles Leclerc, il momento più delicato della sua vita: il suo racconto
Nella biografia Le Prodige, scritta da Rémi Boudoul, Charles Leclerc ha raccontato delle grandi difficoltà che lo hanno segnato nel corso della sua vita.
In particolar modo, ha parlato delle due scomparse che più lo hanno segnato. Ovvero, quella di Jules Bianchi e di suo padre Hervé; in particolar modo, sulla decisione di Charles di correre comunque al Gran Premio di Baku di F2 nel 2017, nonostante la perdita di suo papà: “Era il mio più grande fan, voleva che corressi ogni gara. E così ho fatto, ero sicuro che avrebbe voluto che fossi lì e che vincessi per lui”.
Leclerc ha anche ammesso però che “sia perdere Jules che perdere mio padre è stato un incredibile shock”. Per l’ex alfiere Sauber ciò lo ha portato inevitabilmente a crescere prematuramente: “Niente ti prepara a questi accadimenti. Sono diventato più maturo, sono cresciuto come uomo. Mentalmente sono più forte perché sono situazioni che ti cambiano per sempre”.
