Bonus benzina 200 euro, come ottenerlo subito: le info utili. Un sostegno utile per molti automobilisti italiani, c’è la conferma ufficiale
Gli italiani mai come negli ultimi hanno hanno avuto bisogno di incentivi e di sostegni da parte del governo. Funziona per i beni di consumo giornalieri e i trasporti non fanno eccezione: ecco perché sapere che il bonus benzina da 200 euro è stato rinnovato è un’ottima notizia.
Un provvedimento deciso con il Decreto Trasparenza che lo ha riproposto, al momento per il periodo gennaio-marzo 2023. Così ancora una volta i datori di lavoro privati potranno assegnarli ai lavoratori dipendenti senza problemi.
Un beneficio nato la scorsa estate con il governo Draghi e che è stato quindi rinnovato. In effetti era già previsto che le aziende pototessero concedere un contributo fino a 258,23 euro annui per i cosiddetti fringe benefit, cioé buoni carburante, buoni acquisto, o buoni spesa. In questo caso però stiamo parlando di un provvedimento specifico e quindi vediamo come funziona.
Bonus benzina 200 euro, come ottenerlo subito: rientra nei benefici del dipendente
Chiariamo subito che possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati, compresi quelli che non svolgono attività commerciale, e i lavoratori autonomi che abbiano dipendenti. Non sono comprese le amministrazioni pubbliche oltre ad alcune categorie di lavoratori. Quelli con contatto di collaborazione continuativa, i lavoratori autonomi occasionali e i tirocinanti.
La buona notizia è che i buoni benzina 2023 possono essere erogati dal datore di lavoro da subito e quindi non sono necessari accordi contrattuali preventivi. Sono considerati validi per tutti gli spostamenti e quindi per rifornimenti di benzina, gasolio, Gpl e metano. In realtà però per venire incontro alle esigenze di tutti saranno validi pure per la ricarica di veicoli elettrici.
Non sono previsti limiti al reddito per poter accedere e quindi il bonus di 200 euro può essere concesso a tutti sotto due forme. La prima è rientrare nei fringe benefits, scorporando quindi la somma di 200 euro dei buoni benzina dal limite di 258,23 euro destinato agli altri benefici. Oppure dando al dipendente uno o più buoni carburante
Attenzione però, perché per il datore di lavoro privato non esiste nessun obbligo perché la legge non lo prevede. Quindi è il datore che li eroga ai dipendenti solo su base volontaria.
Attenzione alle modifiche, da quest’anno il bonus benzina 200 euro è considerato diversamente dal fisco
Ma come funziona dal punto di vista fiscale? Il Bonus benzina da 200 euro non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Deve essere considerato un’ulteriore agevolazione rispetto a quella già prevista dall’articolo 51 del Testo unico delle imposte sui redditi. Quindi sarà conteggiato in maniera diversa rispetto agli altri benefici aziendali.
C’è però una novità importante introdotta solo di recente: sul bonus carburante edizione 2023 devono essere anche versati i contributi. Questa è la conseguenza di una modifica al testo del decreto legge 5/2023, introdotta nella fase di conversione alla Camera dei deputati.
Come si legge all’articolo 1, comma 1, “l’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi”. Il testo è già stato approvato dalla Camera una settimana fa e sarà presto convertito anche dal Senato.
Versare i contributi significa che datori di lavoro e lavoratori dovranno fronteggiare un costo supplementare che potrebbe superare il 30 per cento. Ecco perché dovranno fare bene i loro conti prima di concederlo e incassarlo.