Anche BMW cade nell’abisso del mercato automobilistico odierno. Stop alla produzione per un motivo davvero preoccupante.
Sono pochi i marchi che stanno riuscendo a tenere testa all’andamento del mercato automobilistico odierno. Il fallimento delle strategie avanzate da parte dell’Unione europea ha inglobato dei brand che hanno fatto la storia del settore e, ora, c’è finita di mezzo anche la BMW. Lo stop alla produzione annunciato, infatti, sta preoccupando e non poco gli operai negli stabilimenti, i quali vivono in uno stato di incertezza quotidiana.
Giorno dopo giorno, possono emergere delle notizie negative per tutti coloro che operano nel comparto dell’automotive e quelle più recenti investono in particolar modo alcuni dipendenti della BMW. Eppure, l’investimento effettuato dal marchio bavarese per rinnovare la gamma era stato cospicuo, 724 milioni di euro circa.
Il rallentamento della domanda riguardante i veicoli elettrici, però, ha obbligato anche la BMW a chiedere lo stop al processo di elettrificazione che si stava svolgendo all’interno dello stabilimento di Oxford. A rimetterci sono stati, in particolar modo, due veicoli ed erano anche fra i più attesi degli ultimi anni.
Nel settembre del 2023, il marchio tedesco aveva annunciato un piano strategico riguardante la reintroduzione di un modello e l’assemblaggio di un altro del tutto nuovo. Purtroppo, però, il 2024 è stato un anno fatale per la categoria delle auto elettriche, poiché la domanda in tutta Europa è diminuita di ben 5,9 punti percentuali. A Oxford, quindi, dove al momento nello stabilimento vengono prodotte le versioni a benzina e diesel della MINI a tre porte e di quella Cabrio, non andrà più in scena il processo di elettrificazione di questo modello.
Il nuovo esemplare MINI Aceman, quindi, dovrà attendere per poter essere assemblato nel Regno Unito, come anche la produzione della MINI EV. Queste attività sarebbero dovute partire il prossimo anno, ma l’andamento del mercato odierno non ha consentito di portare avanti tale iniziativa.
I modelli elettrici MINI EV e MINI Aceman, al momento, vengono importati dalla Cina, ma per arrivare nei Paesi Ue la BMW è costretta a pagare un dazio del 20,7%. Con lo stop agli investimenti per lo stabilimento di Oxford, quindi, l’azienda sarà costretta a continuare a pagare i dazi a lungo. Ma questo stabilimento “continuerà ad avere un ruolo centrale nella produzione delle MINI”, fanno sapere da Monaco di Baviera (Fonte: Hdmotori.it). I piani di BMW di trasformare questo stabilimento in un polo dedicato esclusivamente ai veicoli elettrici per il 2030 sembrano, quindi, sgretolarsi dinnanzi alla realtà dei fatti.
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