Leclerc, il duro avvertimento del presidente: “Deve farlo”

Dopo la debacle in Bahrain, a Charles Leclerc non restano molte scelte se vuole migliorare la situazione del team in Formula Uno ed evitare di perdere altre posizioni in classifica. L’analisi di un importante dirigente del team Ferrari è lucida quanto spietata.

Quando le cose si mettono male, i duri devono iniziare a reagire. Questa la sintesi del discorso pronunciato da una persona che conosce molto bene Ferrari e i suoi problemi e che ha consigliato a Charles Leclerc di muoversi in un certo modo per evitare altre figuracce.

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All’esordio mondiale, Leclerc è stato costretto al ritiro (Auto&Motori)

Il pilota ha iniziato il campionato mondiale nel modo peggiore possibile, pensare che le premesse erano davvero buone. Le cose sono due, o Ferrari punta su Carlos Sainz, o il ragazzo prende una decisione per il bene del suo team che brancola nel buio.

Serve un’auto

La storia della Formula Uno ci insegna che ci sono due modi per vincere un campionato mondiale: disporre della migliore auto possibile surclassando la concorrenza come ha fatto negli ultimi anni RedBull che ha letteralmente annientato tutti i rivali tra cui mostri sacri come Williams, McLaren e Mercedes o di un pilota capace di andare ben oltre i limiti della macchina che porta in pista.

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Brutta situazione per il Cavallino Rampante (Auto&Motori)

Ad oggi con l’avanzamento tecnologico occorso nel mondo della Formula Uno la seconda possibilità è sempre più remota, anche perchè sono davvero pochi i piloti nel paddock quest’anno – con tutto il rispetto per chi corre – che potrebbero replicare le imprese di uno Schumacher o di un Senna con i mezzi a loro disposizione.

Perseguitato dalla sfortuna

Il pilota originario di Monaco Charles Leclerc ha dato buona prova di se lo scorso anno ma, complici alcuni problemi con la vettura, non è riuscito ad arrivare mai più sul podio nelle ultime cinque gare della stagione rimanendo tagliato fuori dalla lotta per il trofeo.

Un vero peccato ma le colpe non possono essere imputate del tutto al pilota europeo dato che Ferrari sta sicuramente vivendo un periodo difficile come prova ciò che è successo la scorsa settimana in Bahrain dove la monoposto del pilota che teoricamente doveva tenere dietro a due mostri come le RedBull che sono partite con una spietata doppietta è stata costretta al ritiro da un guasto.

Prendere in mano la situazione

Quando la situazione è così grave, serve un leader, questo il parere del Presidente della Formula One Group Stefano Domenicali che dal 1991 ha lavorato proprio in Ferrari conoscendo quindi molto bene l’ambiente in cui Leclerc, Sainz, Vasseur e compagnia si muovono e le loro difficoltà nel portare a casa dei risultati soddisfacenti anche quest’anno.

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Il parere di Stefano Domenicali (Auto&Motori)

Secondo il dirigente insomma, anche Leclerc può fare la sua parte per tenere alto il morale del team e non farsi prendere dallo sconforto: “Ci sono stati dei problemi ma Leclerc deve prendere in mano la situazione e non farsi prendere dall’emotività. Ora è imperativo evitare qualsiasi errore e soprattutto pretendere una macchina competitiva all’altezza della competizione”, afferma Domenicali.

Il rischio insomma è che il pilota monegasco si lasci andare allo sconforto perdendo troppo terreno. Dopo tutto, come ricorda Domenicali in persona, il campionato è ancora lungo: “L’anno scorso dopo i successi di Leclerc in RedBull avevano pensato fosse finita e abbiamo visto tutti cosa hanno fatto nella seconda metà del campionato”, afferma l’uomo. Prendere esempio dai rivali insomma per portare a casa la vittoria sembra un buon piano d’azione.

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