Le auto elettriche continuano a non convincere, ed un noto brand ha preso una decisione che cambia tutto. Ecco tutti i dettagli.
L’occidente non gradisce le auto elettriche, e le loro immatricolazioni non decollano. L’Europa aveva deciso di puntare tutto sui veicoli ad emissioni zero dal 2035 in avanti, ma le scarse vendite ha costretto i vertici dell’Unione a riconsiderare i propri piani. Da quella data sarà consentita anche la produzione e la vendita dei veicoli ibridi, ma non è da escludere che, con l’aiuto anche di carburanti più puliti, si torni ad aprire anche all’apertura ad auto a combustione interna.

Le auto elettriche zoppicano per via dei loro prezzi, che sono ancora troppo elevati nonostante il netto calo che si è verificato negli ultimi anni, senza dimenticare i soliti problemi legati all’autonomia scarsa ed ai lunghi tempi di ricarica. Siamo dunque di di fronte a guai che non trovano una soluzione, ed i costruttori sono costretti a riconsiderare le loro politiche. In tal senso, un noto brand ha scelto di rinviare la produzione di una delle BEV a cui stava pensando, in modo da prendere tempo ed attendere dei tempi migliori.
Auto elettriche, la MINI fa un passo indietro
Il gruppo BMW è proprietario del marchio MINI, ed è proprio attorno alla casa britannica che c’è stata una riconsiderazione della strategia commerciale. Nello specifico, la MINI ha rinviato la produzione della propria elettrica nello stabilimento di Oxford, che sarebbe dovuta partire nel 2026 secondo il piano pubblicato dal colosso tedesco nel 2023. L’obiettivo era quello di trasformare la MINI in un brand al 100% elettrico entro il 2030, ma le cose stanno cambiando, anche alla luce della decisione dell’Europa di riaprire quantomeno alle ibride dal 2035 in avanti. La BMW ha infatti reso noto che date le diverse incertezze attorno al settore automotive, sono stati riesaminati i tempi per la produzione della BEV MINI ad Oxford.

La MINI elettrica, che è già presente sul mercato, al giorno d’oggi viene prodotta in Cina, nello stabilimento di Zhangjiagang, in joint venture con la Great Wall. Questo però ha portato la MINI ad emissioni zero ad essere vittima dei dazi introdotti dall’Unione Europea. Per produrre questa vettura ad Oxford sono state stimate cifre di circa 600 milioni di sterline, pari a 724 milioni di euro, ma per il momento, le cose non cambieranno. La MINI elettrica continuerà a nascere in Cina, e si attendono comunicazioni a breve.